Elizabeth Art Candy

L’artista reinterpreta le icone del nostro contemporaneo utilizzando dei dolci confetti coloratissimi e brillanti un po’ come fece agli inizi degli anni ottanta, quel geniale artista non ancora del tutto compreso, di Aldo Mondino che utilizzò cioccolatini, caffè e appiccicose caramelle per realizzare delle opere indimenticabili. Elizabeth reinventa la tradizione della corrente Pop inserendo, in un contesto artistico, prodotti commerciali di uso comune, trasformandoli in preziosi tasselli per la costruzione delle sue plastiche e movimentate raffigurazioni, dove la luce scivola negli incavi e nelle fessure create dalle caramelle per creare inedite volumetrie, mescolando tecniche, materiali e generi, cambiando la loro funzione esortandoci a vedere le cose in modo diverso. Le sue opere, all’apparenza giocose e infantili, potrebbero ricordarci origini dadaiste o duchampiane ma sarebbe riduttivo; l’artista vuole farci meditare sopratutto sulla ingenuità tanto invidiata e spesso ricordata da Picasso “tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile è restarlo da grandi.” Imparare a vedere, non a guardare, per strapparci un sorriso, un ricordo felice, l’importanza delle cose semplici come il piacere di donare ad un piccolo una caramella ricevendone in cambio un espressione gioiosa. Ritorniamo a vivere! Tra le più recenti esposizioni: Courmayeur (Ao), Chia (Ca), Laveno (Va) e Valle dell’Erica (Ot), oltre che in importanti eventi fieristici come Art Verona, BAF. Bergamo Arte Fiera e Affordable Art Fair Milano. Una sua opera è esposta all’Usl Franciacorta-Chiari-Brescia avendo aderito con più di quaranta artisti al progetto permanente Germinazioni, per un futuro museo dell’arte contemporanea.

 

Opere