Classe 1955, dopo classici studi artistici, Lodola trova il modo di far confluire colori forti e tinte unite con la semplificazione formale futurista e pop. Nasce così il suo inconfondibile stile, influenzato inevitabilmente dalla sua passione per gli anni ‘50 e le icone classiche italiane, come la vespa, le pin-up e le automobili vintage.
Frequenta l'accademia di Belle Arti a Firenze e a Milano e successivamente, all'inizio degli anni '80, insieme ad altri artisti che si riuniscono intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin a Milano, dà vita al movimento artistico che prende il nome di Nuovo Futurismo, di cui Renato Barilli è il principale teorico. Questa nuova corrente artistica, di cui fanno parte altri artisti italiani come Dario Brevi, ha come ispirazione quella di riproporre l'avanguardia storica basandosi sul concetto cardine dell'esaltazione della modernità, rielaborandola in nuovi canoni con una spinta prorompente e onnipresente verso le nuove forme d'arte.
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Musica, spettacolo e società sono lo specchio della sua arte, che trovano la sua massima espansione nelle sue celebri sculture luminose, l’artista sagoma a suo piacimento materiali plastici, vi inserisce all’interno luci a neon o a led e ne colora l’esterno, rigorosamente con colori pop e forme sintetizzate. Le sue opere ebbero da subito un incredibile successo, moltissime le collaborazioni con il mondo dello spettacolo, ricordiamo per esempio i Timoria, Ron, Gianluca Grignani ed altri grandi nomi dello spettacolo che inevitabilmente trova la sua trasposizione estetica perfettamente compatibile con le rappresentazioni luminose di Marco Lodola. Fu chiamato infatti a realizzare le scenografie di rinomati film italiani e programmi televisivi, sono numerose le presenze televisive e musicali che accompagnano le ormai conclamate molteplici esposizioni in musei, gallerie ed eventi artistici, qualificandolo come uno dei più ricercati e quotati artisti italiani. Dalla Biennale di Venezia, passando per illustri esposizioni internazionali tra cui il Centro Nazionale Pompidou di Parigi, il Museo Evita Peron a Buenos Aires in Argentina, il Museo Delle Belle Arti a Città del Messico e poi Singapore, Hong Kong e moltissime altre città. Ricordiamo la più recente collaborazione con il famosissimo brand di Dior, con il quale ha allestito oltre 400 vetrine nel mondo.