Arianna Matta

Neoromantica digitale. Si definisce così Arianna Matta (Roma, 1979), artista che, attraverso la tecnica tradizionale della pittura, non cerca di imitare la perfezione delle immagini digitali, ma restituisce dignità ai “glitch”, quegli errori informatici che creano difetti nelle immagini rendendole disturbanti alla vista. L’uso di colori vibranti e pennellate intense danno vita ad una folta vegetazione, piante rigogliose e fioriture maestose che non si trovano in spazi aperti, ma sono custodite all’interno di serre, immaginarie o reali fatte di cristallo e ci troviamo così immersi in atmosfere e spazi misteriosi. Le serre rappresentano una sorta di contenitore per l’anima dell’artista, che ci permette di affacciarci alla sua interiorità.

Matta con le sue opere va oltre i confini della pittura facendola interagire con le nuove tecnologie digitali, rendendo l’esperienza totalizzante.

Dopo una prima formazione classica, inizia a lavorare nell’ambito informatico sviluppando la sua passione per l’arte che la porta a conseguire la laurea al DAMS e un master in comunicazione estetica e museale. Dal 2009 inizia a frequentare corsi liberi alla Rome University of Fine Arts nell’ambito della grafica e dell’animazione digitale, dedicandosi unicamente alla pittura dal 2012.

Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero e le sue opere si trovano in alcune tra le più importanti collezioni pubbliche e private.

Opere