Se la colorazione è priva di ombre che conferiscano tridimensionalità e prospettiva a questi inaspettati accadimenti, numerose sono le sfumature di significato che possiamo attribuire a questi icastici fotogrammi, ai quali sfondi monocromatici conferiscono una connotazione surreale, un senso di sospensione nel tempo e nello spazio, come si può vedere dallo sguardo estatico e sorpreso delle creature dell’artista. Esso riflette la tensione esistenziale dell’uomo contemporaneo, costretto a svicolarsi tra le più assurde vicissitudini che la vita quotidianamente gli presenta e costantemente alla ricerca di un fragile equilibrio equilibrio spirituale; esso viene metaforicamente rappresentato dalle apparentemente statiche composizioni, bilanciate nel segno e nel colore, che nascondono una soffusa instabilità nell’evoluzione del frangente raffigurato. Queste circostanze trasmettono tutta la precarietà della vita e la contradditorietà della natura umana, divisa tra bene e male. La stessa duplice valenza può assumere il rapporto dell’uomo con il mondo animale, evidenziata da un oggetto o un dettaglio straniante che riconducono a questa difficile convivenza: la gallina è rimasta incastrata in un collare elisabettiano in plastica oppure è curativo come quello dei nostri animali domestici? Il polipo è invischiato in scie di petrolio o circondato dalle sue secrezioni nerastre?
Il mondo animale e quello umano condividono uno stato di labile instabilità. Le scene proseguono oltre il taglio dell’inquadratura, lungo lo spessore della tavola; un escamotage che traduce l’impossibilità di comprendere interamente il senso dell’esistenza e la molteplicità delle dinamiche che la governano. Accostandole, le opere di Caccia acquisiscono nuovi significati, si animano intersecando le varie storie, come note su un pentagramma, scandite dalla ritmica cadenza del formato quadrato. Esse formano una sorta di casellario che riflette l’estemporaneo caos che domina il mondo e le nostre vite.
L'artista, diplomato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1992, dal 1995 espone in importanti mostre collettive e personali in Italia e all'estero: alla Terrazza Aperol di Milano, a Pietrasanta, all’Istituto Italiano di Cultura di Lussemburgo e a Kufstein, in Austria. Il suo stile pulito e immediato lo porta a cimentarsi con l’illustrazione (ha pubblicato vari volumi con le case editrici Topipittori, GRRRžetic Editrice e Hablò), il fumetto (pubblica la graphic novel Deep Sleep nel 2007), a realizzare titoli di testa per cortometraggi e spot animati (come quello per la campagna natalizia per TELE+ del 2001) e, infine, a curare le scenografie e costruire le marionette del film Tu devi essere lupo di Vittorio Moroni, nel 2003. L’artista ha partecipato a importanti rassegne internazionali come Lucca Comics, MTV Toys a Milano, il BABELFestival di Atene, Art Athina e Art Vilnius. Le sue illustrazioni accompagnano spesso gli articoli di laLettura, supplemento domenicale del Corriere della Sera. Nel 2017, infatti, esse sono state esposte alla Triennale di Milano, in occasione della mostra Il colore delle parole, promossa dalla Fondazione “Corriere della Sera”. Di recente, si è dedicato alla colorazione del fumetto Children (Edizioni BD), vincitore del premio Lucca Project Context 2015.